DenominazionePommard
POMMARD. E' una delle più celebrata denominazioni rossista della Cote de Beaune, che vanta origini antiche: il suo nominativo, infatti, è di origine gallo romana. Infatti, le sue prime tracce, rinvenute all'interno di documenti ufficiali di epoca imperiale, la identificano con diciture come "Pommarium", "Pommone" o "Polmano"; come avviene per la maggior parte della Cote d'Or, i suoi terreni sono appartenuti prima alla chiesa, poi ai duchi di Borgogna e, successivamente, ai loro vassalli, in epoca medievale. La denominazione, il cui disciplinare sancisce rigorosamente la produzione di soli pinot noir, contempla 28 premier cru, che si estendono per 125 ha e danno luogo a una produzione che si attesta sui 4500 ettolitri annui, mentre i vigneti che danno luogo ai vini village si estendono per circa 212 ettari, dando luogo a 9400 ettolitri l'anno.
GEOGRAFIA DEI LUOGHI E PEDOCLIMA: si tratta di un comune che si incontra subito un paio di chilometri dopo aver attraversato il centro di Beaune. Il comune è diviso in due da un ruscello, il torrente Dheune, che scende da Nantoux, nelle Hautes-Cotes. Sopra il paese, a differenza degli altri comuni, c'è una grande distesa di vigneti comunali, molti di più che sulla parte pianeggiante; sulle pendici comunali, rivolte verso Beaune, il suolo è costituito da roccia marnosa bianca, che diventa sempre più rossa e meno pietrosa (ad eccezione degli Epenots) man mano che si scende nella zona dei premier cru; sul lato sud del comune, la pendenza è più ripida, maggiormente di matrice rocciosa, e di colorazione più rossastra (da qui il nome Rugiens), mentre più in basso, nei Les Rugiens-Bas, il sottosuolo è di calcare argoviano, ricoperto da una quota di spessore di detriti calcarei di tipo marnoso; scendendo il pendio, nella zona dei Fremiers e Pouternes, il terreno marnoso si mescola con una grossa quantità di oolite ferrosa, mentre tra le due strade principali, all'interno della cittadina, il terreno è, invece, prevalentemente di matrice argillosa; unicamente sotto gli Epenots, sul lato esposto verso Beaune, i detriti calcarei contengono molta essenza rocciosa e ghiaia, con gran beneficio per il drenaggio e la qualità complessiva di questi suoli. La percentuale di calcare attivo a Pommard è elevata, e la sua interazione con le quote di argilla nel terreno, di cui il comune ne possiede più delle altrettanto presenziate da questo amalgama, Volnay e Beaune, dà vita alla tipica pienezza e robustezza che rappresenta l'essenza del carattere dei vini di questa denominazione; recenti ricerche hanno dimostrato sussistere una somiglianza fra queste argille, valutata come presenza di proprietà elettromagnetiche delle loro superfici interne, con quelle dei comuni della Cote de Nuits.
PECULIARITA' DEI PINOT NOIR DELL'AOC: per quanto riguarda la qualità dei vini prodotti, questo comune ha sempre goduto di ampia fama, sebbene non vantasse alcun grand cru o tetes de cuvèe o (nella prima antica classificazione dei terroirs di Borgogna); ciò forse è dovuto al fatto che, come narrato dal Dr. Lavalle (esponente che contribuì massimamente a quest'opera) nel 1855, assieme ai comuni di Volnay e Beaune, Pommard ha opposto la migliore resistenza alla vasta diffusione del vitigno gamay. Nella gerarchia odierna dei vini di questo comune, spiccano, e si manifestano come i più caratteristici, tra i premier cru, i Les Rugiens-Bas (che si estendono per 5.83 ha, mentre i Rugiens Hauts misurano 6.83 ha) la parte centrale della parcella dei Les Epenots (precisamente il lieux dit del monumentale Les Clos des Epeneaux, monopole del domaine Du Comte Armand, non l'intero Les Grands Epenots, che misura 10.15 ha, né l'intero Les Petits Epenots, che misura 15.14 ha). La presenza di consistenti quote di argilla ed elementi ferrosi dà origine generalmente a vini austeri, piuttosto colorati e vigorosi sotto il profilo del corredo tannico; se attesi con pazienza e dedizione, opportuna conservati, sono in grado di sprigionare nuances gusto-olfattive eclatanti ed uniche, che non lesinano, mediamente, in appaganti e profonde concentrazioni estrattive ma, nei migliori esempi, racchiudono anime stratificate di raffinato piacere .
I vini di Pommard; piuttosto risoluti e decisi, ben si abbinano a portate strutturate, carni rosse stufate o in arrosto, cacciagione e selvaggina e formaggi saporiti.
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